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canti armonizzati

 

 

 

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La composizione dei brani

Una descrizione del processo compositivo che ha portato alla realizzazione delle nuove versioni dei canti di lavor.
Daniele piga

Dai rumori al canto

Punto di partenza per la composizione del primo canto di lavoro, Cantu 'e riu, è stato il canto vero e proprio senza accompagnamento. Il primo problema e' stato quello di dare una collocazione ritmica piu' o meno precisa al canto originale, che, eseguito in modo un po' libero e senza riferimento ritmico di accompagnamento, presenta piu' difficolta' di codificazione.

Mi sono cosi' reso conto che il sistema migliore, una volta trovato un ritmo diciamo “approssimativo”, era di creare l'arrangiamento in relazione piu' al canto originale che non al ritmo in se.

La battuta ritmica valida che sono riuscito a stabilire per il canto e' stata di 3/4 anche se è possibile interpretarla come una doppia battuta, cioe' 6/4.

Le prime tracce che ho pensato fosse meglio collocare sono state ovviamente le tracce ritmiche. Sono in tutto 3 tracce e sono state realizzate usando sample di percussioni “kabuki” (eredità della cultura teatrale e musicale giapponese), i cui suoni mi sono sembrati molto suggestivi.

La prima traccia ha un suono realizzato con una specie di triangolo o campana sorda e si accompagna, in maniera sincopata, alla melodia del canto fin dall' inizio creando una sorta di continuita' ritmica.

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La seconda, creata con suoni di tamburo basso si amalgama bene con la sonorita' vocale del cantante e bilancia ritmicamente la prima traccia, dando cosi' una base stabile al tempo.

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La terza traccia, infine, usa percussioni con piccoli “tam tam” in maniera melodica e crea una sorta di accompagnamento melodico a partire dalla parte centrale fino alla fine.

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Anche il rumore dell' acqua (“Cantu ‘e riu” appunto) mi ha dato alcune idee ritmiche. All'inizio ha una funzione solo di suono come una presentazione del brano, mentre subito dopo ho pensato di usare un loop ritmico in 3/4 realizzato con il suono dell'acqua.

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Anche nella parte finale ho realizzato un secondo loop con le stesse modalita'.

Dopo la parte ritmica ho quindi pensato di usare uno strumento in contrasto con la voce baritonale e profonda di questo canto. Sono partito da un sample di “ocarina” (strumento tradizionale a fiato usato anche nella musica folk dell'Italia centrale) e, provando una estensione alta della tastiera, ho suonato delle melodie come di sostegno alla melodia vera e propria della voce.

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Ho, a quel punto, deciso di dividere la parte vocale in due parti e usare la parte centrale per una melodia da eseguirsi con il sample “ocarina” menzionato prima e facendo poi un accompagnamento dopo la ripresa della voce fino alla fine.

Infine ho realizzato un suono elettronico di Synth / Pad come tappeto armonico sia per chiarire l' armonia con passaggi molto semplici, sia per dare un suono particolare che unisse tutte le parti.

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Realizzazione.

tastiera

 

Per questo progetto mi sono avvalso di una tastiera “master” , un synth hardware, vari synth e sampler software + sequencer computer program Audio e MIDI.

Daniele Piga