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               OZIERI

Di Torres, quell’antico Giudicato
sei uno dei paesi più potenti:
Bisarcio è scomparsa;

Ardara ha lasciato
con Adelasia lo scettro lucente.
Del Monte Acuto, la Curatoria,

ti hanno eletta capitale risplendente
dopo che Castro fu distrutta.
E nel triste tempo feudale

tu procedevi verso un continuo miglioramento
fino a quando hai acquisito
il nuovo titolo di “cittadina”.

Se il tuo popolo è ben voluto
dall’Onnipotente; se chiara
e rinomata è la tua fama;

se l’efficace radice sarda
ti insinua sempre onore e desiderio,
sono sicuro che in ogni ora godi

dell’aiuto e del conforto della Madre
del Remedio, potente Signora.
I lavori, i campi, le greggi,

che risvegliano ogni giorno, all’alba,
cantando all’unisono con tutti gli uccelli,
oggi sono l’orgoglio ed il vanto

tuo e di tutte le popolazioni
che realizzano la loro fortuna pezzo per pezzo
con continuo impegno e con sudore.

Raccontarlo pare una cosa incredibile.
Tratti con gentilezza ed amore il forestiero e l’amico.
In tutte le arti i tuoi figli ti onorano.

Nel Logudoro hai un posto di rilievo,
ti portano rispetto e hanno di te considerazione
perchè non ti possono lasciare in disparte.

Ti faccio un augurio sincero
E ti prego di volerlo accettare
Perchè proviene interamente dal cuore:

tutti seguano ad adoperarsi
come hanno fatto fino ad ora
per poter aumentare la fortuna

 

Antioco Atzori- Norbello
(Premio Ozieri 1957)